L’etene (etilene) è la sostanza chimica organica più importante, per tonnellaggio, prodotta. È l’elemento costitutivo di una vasta gamma di prodotti chimici, dalla plastica alle soluzioni antigelo e ai solventi.
Impieghi dell’etere (etilene)
I principali impieghi dell’etene sono nella produzione di:
- Polimeri
- Poli(etene)
- Etilbenzene e quindi feniletene e poli(feniletene)
- Cloroetene (cloruro di vinile) e quindi poli(cloroetene) , cioè poli(cloruro di vinile), PVC
- Etilbenzene e quindi feniletene e poli(feniletene)
- Altri composti chimici
- Epossietano e quindi dioli, ad esempio 1,2-etandiolo
- Etanolo
La produzione di polimeri è il principale impiego dell’etene. Il (poli)etene rappresenta circa il 60% della domanda mondiale di etene (HDPE 28%, LLDPE 18%, LDPE 14%), mentre 1,2-dicloroetano, il precursore del cloroetene e da lì del PVC, rappresenta un ulteriore 11%. Etilbenzene, la via per i poli(feniletene) utilizza un altro 5% 1.
Circa il 16% dell’etene viene utilizzato in tutto il mondo per produrre epossietano (ossido di etilene).
Produzione annuale di etene (etilene)
Mondo | 134 milioni di tonnellate 1 |
Asia Pacifico | 50 milioni di tonnellate 1 |
Stati Uniti | 25 milioni di tonnellate 2 |
Europa | 20 milioni di tonnellate 3 |
Medio Oriente | 20 milioni di tonnellate 1 |
1. Calcolato da dati, Nexant e ChemVision. Dati stimati per il 2014
2. 2015 Guide to the Business of Chemistry, American Chemistry Council 2016. Dati per il 2014
3. Petrochemicals Europe 2016. Dati per il 2015
Gran parte dell’etene prodotto in Medio Oriente proviene dall’Arabia Saudita, 17 milioni di tonnellate all’anno, con una raffineria che produce oltre 2 milioni di tonnellate, il quarto più grande impianto di produzione di etene al mondo.
Produzione di etene (etilene)
I processi sono:
- Steam crackingdi etano e propano (da gas naturale e da petrolio grezzo)
- Steam cracking della nafta dal petrolio grezzo
- Cracking catalitico di gasolio da petrolio grezzo.
La scelta della materia prima dipende dalla disponibilità, dal prezzo (che può variare notevolmente) e quali altri prodotti sono necessari dal cracking.La stragrande maggioranza dell’etene è prodotta dallo steam cracking. Alcuni cracker sono in grado di produrre 3600 tonnellate di etene al giorno.
In Europa, l’etene che non è necessario nel sito in cui viene prodotto viene immesso in condotte che collegano altri impianti chimici e raffinerie (Figura 2). Negli Stati Uniti si sta costruendo una nuova ondata di cracker per sfruttare una grande fornitura di etano e altri gas idrocarburici derivanti dal fracking. Gli Stati Uniti producono circa 25 milioni di tonnellate di etene all’anno. Nel 2010, circa 9 milioni di tonnellate provenivano dall’etano e altri 4 milioni dal propano. Entro il 2015 la quantità di etano è aumentata a 10 milioni di tonnellate e entro il 2020 si prevede che salirà a circa 140 milioni di tonnellate di etano e 50 di propano, un risultato diretta della crescita del fracking. Nel 2016 le prime spedizioni di etene dai campi di fracking negli Stati Uniti erano in corso nelle raffinerie in Europa.
Nuovi impianti a base di bioetanolo prodotto dalla canna da zucchero sono in funzione e sono in costruzione anche in Brasile. Alte rese di etene a base biologica si ottengono disidratando il vapore di etanolo utilizzando un catalizzatore contenente una miscela di ossido di magnesio, allumina e silice a 600-750 K.
L’etene viene utilizzato principalmente per produrre (poli)etene a base biologica.
Ultimo aggiornamento 4 gennaio 2017
Edizione italiana di Patrick Pedrotti e Valter Ballantini 16 novembre 2020
Foto in alto di Tom Roberts su Unsplash