Il butadiene, è prodotto a partire da frazioni ottenute dalla distillazione del petrolio, ed in particolare è un sottoprodotto del cracking del vapore dell’etilene. Anche se il suo uso principale è nella produzione di gomme artificiali, molto spesso viene impiegato nella sintesi di precursori per la produzione di poliammidi (nylon).
Impieghi del butadiene
Il maggior impego del butadiene è nella produzione di copolimeri prodotti a partire da feniletilene (stirene) e butadiene, SBS e propenenitrile (acrilonitrile), butadiene e feniletilene (stirene), ABS.
In secondo luogo è ampiamente utilizzato nella produzione del poli(butadiene), una gomma artificiale, impiegata principalmente come componente della gomma utilizzata per i pneumatici delle automobili:
Tra le altre gomme artificiali ottenute a partire dal butadiene c’è il neoprene, ovvero poli(2-clorobuta-1,3-diene), anche noto come policloroprene. Il cloroprene è sintetizzato a partire dal butadiene: inizialmente viene fatto reagire con il cloro in fase gassosa a circa 500 K; il prodotto è una miscela di 3,4-diclorobut-1-ene e 1,4-diclorobut-2-ene. Il primo tra i due isomeri, per reazione con l’idrossido di sodio, produce cloroprene.
Dalla polimerizzazione del cloroprene si ottiene il neoprene:
Il neoprene, in soluzione, è un ottimo adesivo e può essere impiegato come rivestimento dell’alluminio utilizzato negli imballaggi alimentari. È inoltre ampiamente utilizzato nell’industria automobilistica, per realizzare tubi flessibili, cuscinetti antivibranti e guarnizioni per ammortizzatori.
Viene largamente impiegato anche nell’edilizia, si trova nelle guarnizioni delle finestre e in grandi costruzioni come i ponti.
Un altro polimero sintetico ottenuto dalla copolimerizzazione del butadiene con il propionitrile (acrilonitrile)(https://www.essentialchemicalindustry.org/polymers/polypropenonitrile.html) è NBR (Gomma Nitrile Butadiene)
La capacità dell’NBR di resistere in un range di temperature compreso tra 220 e 380 K permette di utilizzarlo in diverse importanti applicazioni dell’industria aeronautica per le quali ordinarie gomme non possono essere utilizzate; è utilizzato ad esempio per realizzare tubi e guarnizioni per la movimentazione di carburante e di olio combustibile. Viene anche utilizzata per produrre i guanti protettivi utilizzati nell’industria nucleare. L’NBR si trova anche in articoli di uso quotidiano, un esempio sono le calzature.
Dopo le gomme artificiali, un altro importante impiego del butadiene è nella produzione di 1,6-diamminoesano (esametilendiammina), poi trasformato in poliammide (https://www.essentialchemicalindustry.org/polymers/polyamides.html).
Il diamminoesano si ottiene facendo passare il l’acido cianidrico gassoso nel butadiene allo stato liquido, a pressioni elevate e ad una temperatura di ca 350K. Il catalizzatore della reazione è un composto del nichel. La reazione complessiva è rappresentata dall’equazione:
Il dinitrile che ne risulta viene idrogenato per reazione allo stato vapore con idrogeno gassoso sempre in presenza di un catalizzatore al nichel a circa 500 K, sotto una pressione di circa 35 atm:
Produzione annua di butadiene (2023)
Mondo | 11,83 milioni di tonnellate1 |
Asia e Pacifico | 7,3 milioni di tonnellate |
Nord America | 2,1 milioni di tonnellate |
Europa Occidentale | 1,6 milioni di tonnellate |
Processi produttivi del butadiene
Il butadiene è prodotto principalmente tramite:
- cracking termico della nafta (dal petrolio)
- cracking termico del butano (dal gas naturale e dal petrolio)
è prodotto anche tramite:
cracking termico del gasolio (dal petrolio)
1,3 Butadiene da BioEtanolo
Recentemente si stanno sviluppando sempre più processi per la produzione di monomeri a partire da prodotti di origine non fossili. Nel caso del 1,3 Butadiene, il prodotto di partenza è l’etanolo.
In particolare, è stato recentemente comunicato che Trinseo ed ETB (una società biotech russa) hanno stretto una partnership tecnologica con la società biotech russa ETB Global per lo sviluppo di 1,3 butadiene purificato partendo da bioetanolo, con l’idea di realizzare un impianto pilota in Europa.
Nell’ambito del progetto congiunto, sarà utilizzata la tecnologia ETB, a base di un sistema di catalisi polifunzionale, che consentirebbe di produrre in un’unica fase butadiene a base biologica con una purezza prossima al 100%.
La collaborazione si concentrerà inizialmente sulla possibilità di produrre gomma sintetica (SBR e NBR) a base di etanolo sostenibile da utilizzare nelle mescole per pneumatici verdi. A questo scopo sarà messo in marcia l’impianto pilota, comprendente un’unità di purificazione capace di raggiungere un grado di purezza del 99,7%.
I due partner contano di completare lo studio di valutazione della nuova unità entro la fine di del 2021.
Per la produzione di Bioetanolo sono già disponibili diversi processi di produzione bio:
- Processi di prima generazione basati sulla fermentazione degli zuccheri
- Processi di seconda generazione che partono direttamente da materiali ligno-cellulosici
Tra questi ultimi l’Italia ha fatto la sua parte con il progetto PROESA sviluppato dalla Mossi&Ghisolfi a partire dal 2006, e poi ceduto a ENI-Versalis alla fine del 2018.
Classificazione ed etichettatura
Classificazione armonizzata
Classificazione/Etichettaura | ||
Codice / i di classe e categoria di pericolo | Codici delle indicazioni di pericolo | Pittogrammi, codici di avvertenza |
Press. Gas | GHS02 GHS08 GHS04 Dgr | |
Flam. Gas 1 | H220 | |
Muta. 1B | H340 | |
Carc. 1A | H350 |
Limiti di concentrazione specifici, fattori M, | Note |
- | Nota U |
Ultimo aggiornamento 10 settembre 2024
Edizione italiana Chiara Corradi e Valter Ballantini 10 settembre 2024
Foto in alto di Nick Fewings su Unsplash