I saponi sono realizzati con grassi animali naturali e oli vegetali. I grassi animali e gli oli vegetali sono esteri dell’alcol propano-1,2,3-triolo (il glicerolo) CH2OHCHOHCH2OH e acidi carbossilici a catena lunga (spesso noti come acidi grassi) RCO2H, dove i gruppi alchilici contengono tra 7 e 21 atomi di carbonio.

Produzione

I grassi e gli oli vengono riscaldati con composti alcali, solitamente con idrossido di sodio, che permettono l’idrolizzazione degli esteri per formare un sale sodico dell’acido carbossilico e glicerolo (propano-1,2,3-triolo):

Il processo è noto come saponificazione e ha come prodotto i sali di sodio degli acidi, ovvero i saponi. Gli impianti moderni hanno processi continui. Gli oli vengono purificati, omogeneizzati e quindi miscelati con una soluzione di idrossido di sodio molto rapidamente. La miscela viene fatta passare in una camera di reazione riscaldata dove avviene la saponificazione. Il glicerolo è un prodotto più prezioso del sapone e per questa ragione la maggior parte del glicerolo prodotto durante questo processo viene recuperata. Un po’ di glicerolo viene lasciato nel sapone per renderlo liscio e morbido. Dopo la saponificazione, la miscela di sapone e glicerolo viene solitamente trasferita su un disco di contatto rotante dove la miscela viene fatta passare lungo una colonna e lavata con una controcorrente di soluzione di cloruro di sodio. Il sapone non è molto solubile in acqua salata e precipita. Il glicerolo rimane in una soluzione nota come liscivia. Il sapone lavato viene quindi ulteriormente trattato con soluzioni di cloruro di sodio e centrifugato per fornire sapone alla concentrazione richiesta.

Figura 1 I saponi sono ottenuti dai sali di sodio e di potassio di acidi carbossilici a catena lunga. Le loro proprietà come schiuma e morbidezza dipendono dalla lunghezza della catena dell’acido carbossilico, dallo ione metallico e dalla proporzione di acidi carbossilici non neutralizzati aggiunti. Si distinguono anche per il loro colore e profumo. Alcuni saponi contengono anche germicidi ed esfolianti. Per gentile concessione di Valmai Firth.

Il sapone viene essiccato spruzzandolo in una camera a vuoto per dare un prodotto finale adatto allo stampaggio.

La soluzione di glicerolo viene concentrata evaporando dall’acqua e il glicerolo viene quindi purificato per distillazione. Il suo utilizzo principale è nella produzione di resine alchidiche, utilizzate nelle vernici. Viene anche utilizzato per produrre esplosivi (nitroglicerina) e in molti prodotti cosmetici e farmaceutici.

Progettare saponi

Per conferirne quelle proprietà che il pubblico cerca, il sapone è prodotto da una miscela di grassi animali (sego) e oli vegetali (cocco e palmisti). Sono disponibili alcuni saponi vegetali puri, prodotti sostituendo l’olio di palma al sego poiché i trigliceridi hanno una composizione sufficientemente simile. Questa variazione avviene più comunemente nei paesi tropicali dove gli oli vegetali sono più facilmente disponibili rispetto ai grassi animali.

Alcuni saponi di alta qualità contengono acidi grassi non neutralizzati. Questi aiutano a stabilizzare la schiuma e migliorare la sensazione del sapone sulla pelle.

Le saponette tradizionali vengono sempre più sostituite, in particolare nei mercati dei paesi più avanzati, da prodotti liquidi come gel doccia, detergenti per il corpo e “saponi liquidi” formulati utilizzando tensioattivi sintetici anziché saponi.

Ultimo aggiornamento 18 marzo 2013

Versione italiana a cura di Greta Dalle Luche e Valter Ballantini 15 novembre 2020

Foto in alto da Ruby on Unsplash