Integratore proteico, antinfiammatorio naturale, antiallergico, Superfood… Cosa è realmente la Spirulina per uso alimentare?

Il crescente interesse per i cosiddetti Superfoods nell’ambito dell’alimentazione umana ha progressivamente introdotto sul mercato molti “integratori” naturali basati su sostanze di cui si conoscono molte informazioni disseminate in modo confuso. In realtà, il termine Superfood non ha un reale riscontro scientifico mentre dal punto di vista commerciale si ritiene che un alimento o ingrediente noto sotto questo appellativo sia ricco di sostanze nutritive in maniera rimarchevole, promuovendo attivamente il benessere fisico del consumatore e prevenendo rischi legati a malattie metaboliche tipiche del mondo occidentale. Il tutto, si ritiene, senza poco o nessun intervento di processamento industriale, come dovrebbe invece verificarsi. In quest’ambito, il Superfood sarebbe dunque un alimento funzionale superiore, salvo che (Cantamesse 2021): 

  • gli alimenti funzionali devono essere normali alimenti, non essere estranei nel contesto di una dieta normale, e
  • avere claims nutrizionali e salutistici che siano autorizzati e dimostrabili scientificamente ovvero presentare messaggi salutistici (health claim) autorizzati e scientificamente (Cantamesse 2021)

D’altro canto, i Superfoods devono avere – come riconosciuto dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) nel 2007 – un contenuto di alcuni nutrienti superiore a quello di altri, e contemporaneamente avere benefici sulla salute umana che siano dimostrabili rigorosamente attraverso studi scientifici. 

Sorvolando sulla differenza tra claims generici sulle proprietà nutrizionali e health claims che alludono a più specifiche proprietà che impattano sulla salute, e concentrandosi sui Superfoods generalmente conosciuti e propagandati come tali, va riconosciuto che tra tali alimenti – che includono aglio, mirtilli, semi di canapa, quinoa, bacche di goji, fragole, cacao, ecc. – un posto di rilievo è occupato da uno specifico “integratore” che impropriamente viene spesso definito “alga”, la cosiddetta Spirulina. Non si tratta di un’alga, ma di una microalga: un particolare ciano batterio blu-verde dal nome scientifico di Arthrospira platensis o Spirulina platensis (Codignola 2017). Visto l’interesse suscitato in particolare da questo “ritrovato” nel mondo dei nuovi Superfoods, è sembrato opportuno fare un po’ di chiarezza sul tema, anche perché le caratteristiche ascrivibili a tale ingrediente sembrano accomunarlo ad altri materiali o composti molto dibattuti nel recente passato nell’ambito della nutrizione umana e non solo (Laganà et al. 2020; Parisi 2019-2020; Parisi e Dongo 2020). 

L’interesse per la Spirulina. Dati di base e vantaggi per l’alimentazione

S. platensis è, rispetto alle altre microalghe della sua famiglia, la più conosciuta per le sue proprietà utili all’industria alimentare, ma più ancora se rapportata a tutte le microalghe conosciute, non fosse altro che per il fatto di essere coltivata (rappresenta circa un terzo del totale su scala mondiale in quest’ambito) (Cantamesse 2021; Costa et al., 2019).

Dal punto di vista nutrizionale, essa contiene un ammontare di proteine che è più o meno il 60 % rispetto al suo peso secco. È possibile una variazione del 10 % circa in ragione della raccolta e della biodisponibilità di luce solare. Peraltro, i grassi non vanno oltre l’8 %, con una non trascurabile presenza di acidi grassi polinsaturi (PUFA), mentre i carboidrati sono compresi tra il 15 ed il 25 % (Falquet et al. 2006). La concomitante presenza di liposaccaridi e proteine rende gli estratti di spirulina facilmente digeribili, e questo non è certo un dettaglio di poco conto (Desmorieux e Decaen 2005).

Tuttavia, la lista di caratteristiche nutrizionali d’interesse continuano, considerando l’abbondanza di minerali (potassio, calcio, ferro, …), polifenoli ed altri antiossidanti naturali, oltre a vitamine idrosolubili e liposolubili. La lista non può dirsi completa se non sono citati: 

  • composti organici complessi di grande importanza, i carotenoidi (β-carotene, cryptoxanthin);
  • clorofille; 
  • ficobiliproteine, (in particolare la C-ficocianina, nota per essere un buon colorante blu, solubile in acqua e con proprietà fluorescenti, seppure molto sensibile alla deidratazione e al riscaldamento con variazioni colorimetriche).

In merito all’ultimo punto, la Spirulina diventa anche un buon colorante per prodotti alimentari: la sua regolamentazione allo scopo è differente nei diversi Stati e richiederebbe una trattazione apposita. In questo contesto, basti rilevare che il suo impiego come colorante è già previsto in alcuni casi negli Stati Uniti d’America (Food and Drug Administrazion 2017) e nell’Unione Europea (l’unico colorante blu naturale autorizzato in Europa).

In quanto alle proprietà “salutari”, si riporta in genere che i principi nutritivi sopra riportati – ivi inclusa la presenza di tutti gli amminoacidi essenziali – giustificano l’impiego della Spirulina come un additivo ad alto valore aggiunto in quanto a proteine, senza effetti tossici, e con interessanti caratteristiche contro le malattie tumorali, agenti virali, anemia, malattie cardiovascolari e malnutrizione in generale (Cantamesse 2021). Le tecniche produttive, del resto, sono state migliorate moltissimo con l’obiettivo di aumentare le rese produttive con un innalzamento delle rese qualitative (vedasi il problema dei colori da mantenere nel tempo, pena il viraggio al marrone causa deidratazione o riscaldamento). Tuttavia, è questo il quadro corretto, dal momento che potrebbe sembrare singolare il fatto che così tante proprietà siano rinvenibili tutte contemporaneamente in una singola matrice.

L’interesse per la Spirulina. Claims affidabili e potenziali controindicazioni

Di recente, l’Agenzia per la Sicurezza Alimentare francese (Anses) ha riepilogato le caratteristiche della Spirulina in un suo documento evidenziando, oltre ai vantaggi nutrizionali, anche il fatto che le evidenze scientifiche relative alla facilità digestiva, a potenziali effetti antistress e ad effetti dimagranti sono in realtà molto labili e circoscritte. Lo stesso per le proprietà antiossidanti. Inoltre, l’Organismo Francese mette in guardia contro la possibile assunzione di ciano tossine, microrganismi batterici e metalli pesanti con rischio conseguente di allergie. In realtà, queste controindicazioni sono eliminabili con attenzione alle fasi di coltivazione (poiché le condizioni di crescita sono facilmente gestibili, risultando così un problema di autocontrollo più che di tossicità fine a se stessa (Cantamesse 2021)1.

La questione, come è stato chiarito nell’Unione Europea a proposito degli usi della Spirulina, sta nella dose d’assunzione, per cui necessitano ulteriori studi. In altre parole, la Spirulina è di certo molto interessante oggi, ma manca un perimetro d’azione “a tutto tondo” entro il quale inquadrare il suo uso e tutti i suoi effetti come ci si dovrebbe attendere in un’ottica di completa sicurezza alimentare. Un caso semplicissimo riguarda la dimostrazione affidabile della stabilità (in quali condizioni? Per quanto tempo?) dato che anche la Spirulina essiccata è irreversibilmente soggetta a mutare le proprie caratteristiche (non solo il colore) nel tempo, in accordo con la Prima Legge di Parisi della Degradazione Alimentare (Anonimo 2021; Parisi et al. 2021). Serve molta più ricerca in quest’ambito. 

Di

Salvatore Parisi 1, Roberta Giacometti 2, Benedetta Lopez Bani 3, Giovanni Liberatore 4, Carmelo Parisi 4, Valter Ballantini 5

1 Lourdes Matha Institute of Hotel Management and Catering Technology, Thiruvananthapuram, Kerala State, India

2 Chimico Professionista della Conservazione e Restauro, Federazione Nazionale dei Chimici e dei Fisici – Ordine dei Chimici e dei Fisici di Treviso; Esperto in diagnostica e scienze e tecnologie sui beni culturali – Elenco MiC italiano ex. D.M. MiBAC 244/2019, Treviso, Italia

3 Restauratore di Beni Culturali sottoposti a tutela – Elenco MIBACT italiano ex. D.Lgs. 42/2004, per i settori 1 (materiali lapidei, mosaici e derivati) e 2 (superfici decorate dell’architettura), Treviso, Italia

Studente, Università degli Studi di Palermo

5 Chimico libero professionista, professore a contratto presso Università di Pisa, coordinatore del progetto Chimica Industriale Essenziale, https://www.chimicaindustrialeessenziale.org

Foto in alto di  Vita Marija Murenaite su  Unsplash